14 novembre 2007

Inaugurazione della nuova Scuola Club Migros, Locarno

(Intervento di Gabriele Gendotti – Consigliere di Stato e Direttore del DECS - per l'inaugurazione della nuova Scuola Club Migros di Locarno del 5 ottobre 2007)

Egregio direttor Emma,
Gentile signora Pesenti, responsabile Percento culturale di Migros Ticino,
signor direttore del Museo Cantonale d'Arte,
Signore e signori,

ho aderito con piacere alla proposta di intervenire all’inaugurazione della nuova sede di Locarno della Scuola Club Migros.

Come direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport seguo con vivo interesse le proposte formative e culturali promosse da più di 60 anni dalla Scuola Club e sostenute dal Percento culturale, grazie ad una visione pionieristica e lungimirante del fondatore della cooperativa Migros, Gottlieb Duttweiler.

In questi ultimi anni, il settore della formazione ha vissuto un formidabile sviluppo. Un fermento che non ha toccato unicamente la formazione di base e superiore ma anche quella continua, che attualmente può contare sull’esistenza di un’ampia e diversificata offerta di corsi organizzati sia da enti pubblici sia privati.

In altre parole, oltre all’istituzione dell’Università della Svizzera italiana, della Scuola universitaria professionale, dell'Alta scuola pedagogica e dell'Istituto universitario federale per la formazione professionale, oltre alle nuove possibilità date a giovani e adulti di accedere a nuovi percorsi formativi, si è osservato lo sviluppo costante di un’offerta di formazione che dà l’occasione ai cittadini di ogni età di soddisfare la sete di sapere, di vivere nuove esperienze e migliorare le proprie competenze, a beneficio di chi desidera capire e sentirsi parte di una società in costante evoluzione.

Tra gli obiettivi dichiarati della Scuola Club v’è la volontà di offrire alla popolazione l’opportunità di accrescere costantemente le conoscenze e le capacità, di migliorare le competenze professionali e trascorrere il tempo libero svolgendo attività costruttive e salutari.

Ad orientare le attività ed i progetti del Dipartimento da me diretto figurano gli stessi obiettivi appena citati. Gli scopi che guidano la nostra e la vostra azione sono dunque gli stessi ed è per questo che lo Stato plaude a questo tipo di iniziative, volte a rafforzare le opportunità di formazione.

Leggendo il vostro rendiconto annuale m’è balzato all’occhio che la Scuola Club, con le sue 4 sedi nei principali centri del Cantone ed un programma che tocca un ampissimo ventaglio di discipline, registra più di 290'000 ore di frequenza.



Se aggiungiamo a questa cifra le ore di partecipazione totalizzate dai Corsi per adulti organizzati dalla Divisione della formazione professionale oltrepassiamo agevolmente il mezzo milione di ore.

Quando si parla di crescita dell’economia non ci si deve dimenticare del nesso che esiste tra quella crescita e la qualità della formazione.

Da un lato ogni istituzione formativa – le scuole di ogni genere e grado, quelle pubbliche e istituzioni come appunto la Scuola Club Migros - è chiamata a trasmettere agli studenti, giovani o adulti, nozioni, a far loro acquisire competenze e a fornir loro gli strumenti necessari perché siano in grado di assumere responsabilità nel mondo del lavoro, di lavorare in maniera autonoma, di prendere decisioni e di saperle sostenere. Senza dimenticare uno degli obiettivi di ogni ente formativo che è quello di rispondere all’esigenza principale del nostro tempo che è quella di imparare durante tutta la vita. Chi ama l’inglese sopra ogni cosa parla di “longlife learning”.

Dall’altro l’economia è chiamata a far conoscere alle istituzioni formative i suoi bisogni per poter, in seguito, contare su personale qualificato e perché ogni scuola, che opera nel mondo delle professioni, sia in grado di aggiornare i propri curricoli formativi.

Ciò non significa che l’istituzione formativa è sottomessa all’economia, ma che essa intende formare le persone secondo obiettivi ben definiti che spaziano da quelli di natura formativa in generale a quelli fissati dai vari settori del mondo del lavoro.

Insomma e in altre parole: chi frequenta i nostri corsi vuole avere qualche opportunità in piú per migliorare la propria posizione nel lavoro o per accedere a una determinata carriera.

Sono convinto che questa complementarità tra pubblico e privato è nell'interesse del Paese. Mi auguro che questa stimolante concorrenza contribuisca al miglioramento costante dell’offerta formativa alla nostra popolazione ed in futuro possa condurci, chissà, ad innovative forme di collaborazione.

Questi nuovi e funzionali spazi che oggi inauguriamo fungeranno da palestra per l’apprendimento, da luogo di incontro e promozione dell’integrazione, che è uno degli aspetti piú significativi, ma delicati, del nostro tempo. Un tassello in più di quel ricco mosaico che è il Ticino della cultura e della formazione.

Mi complimento perciò per questa iniziativa e mi auguro che possa riscontrare un meritato successo.