14 novembre 2007

Campus scienza e sport e Istituto alpino di chimica e tossicologia

(Intervento di Gabriele Gendotti – Consigliere di Stato e Direttore del DECS - del 28 settembre 2007 a Olivone per il Campus scienza e sport e Istituto alpino di chimica e tossicologia)

[fa stato il testo parlato]

Signor sindaco,
Presidente e direttore della fondazione alpina per le scienze della vita,
Rappresentanti dei servizi dell'amministrazione, architetti, del mondo della formazione e della ricerca,
Autorità,
Signore e signori,

quando, nel corso del 2003, siamo venuti a conoscenza che la Confederazione era intenzionata a vendere le sue strutture militari di Olivone non abbiamo esitato un attimo ad intavolare trattative con Armasuisse.

Ci siamo immediatamente resi conto che l'acquisto del "lazzaretto di Olivone" - così chiamato dalle migliaia di soldati che qui hanno trascorso i corsi di ripetizione fra i prati di Piansegno e le rocce della Val Camadra - costituiva un'interessante opportunità per la Valle.

Poco tempo dopo - il 28 giugno 2005 - il Consiglio di Stato decideva l'acquisto degli immobili e del sedime con queste principali motivazioni:
· Prima motivazione: "le infrastrutture rispondono già da parecchi anni alle necessità promosse o sostenute direttamente dal Cantone", come i soggiorni per persone anziane o disabili oppure le attività di Gioventù e sport e Lingue e sport;
· Seconda motivazione: "la posizione geografica di Olivone e la presenza, nelle immediate vicinanze, di strutture sanitarie d'appoggio e di impianti sportivi e ricreativi di interesse cantonale [che consente] l'organizzazione in Ticino di settimane verdi e bianche delle scuole… senza dover far capo a soluzioni fuori Cantone".
· Terza motivazione: il sostegno alle attività della Fondazione alpina per le scienze della vita nell'ambito della Nuova politica regionale; Fondazione che promuove "attività di [ricerca], aggiornamento, perfezionamento e riqualificazione professionali nell'ambito della fitofarmacologia e l'introduzione di nuove tecnologie nel campo dei servizi delle analisi tossicologiche".

L'acquisto del "lazzaretto" si fonda sulla precisa volontà di sviluppare e consolidare un "centro … di formazione e di servizi"; un "[luogo] di pratica sociopedagogica nell'ambito di soggiorni di cura per anziani e portatori di handicap" e un "centro sportivo per attività destinate soprattutto ai giovani che frequentano le nostre scuole e nell'ambito [di] Gioventù e sport".

Non solo: dal punto di vista politico l'acquisto delle strutture di Olivone va letto come un sostegno concreto ad iniziative che creano nuove opportunità di sviluppo, di lavoro e di crescita nelle regioni di montagna. Al consolidamento delle attività legate allo sport e ai soggiorni per anziani che animano le strutture preesistenti e la vita del Paese - strutture che conosceranno nel corso dei prossimi anni interventi di manutenzione, conservazione e rinnovamento che renderanno gli spazi ancora più funzionali ed accoglienti - si è aggiunta la nuova costruzione della Fondazione alpina per le scienze della vita che inauguriamo oggi e della quale ha già parlato chi mi ha preceduto.

Il "lazzaretto" risorge dunque a nuova vita come "Campus scienza e sport": non è un semplice cambiamento di etichetta o un'operazione di marketing politico come se ne fanno tante di questi tempi. È un cambiamento sostanziale che getta le basi per rafforzare attività legate allo sport e allo svago con indubbie ricadute positive sull'economia della Valle e che getta soprattutto le premesse per un inserimento, discreto ma convinto, della Valle di Blenio nel Ticino della conoscenza.

La presenza di attività legate alla formazione e alla ricerca fanno di Olivone un ulteriore, piccolo, ma significativo tassello di un Ticino nuovo, aperto, capace di coniugare la sua storia, la sua identità culturale e le sue tradizioni, con l'esigenza di volgere lo sguardo su nuovi orizzonti; con la necessità di assumere un ruolo attivo e convinto per affrontare le sfide del futuro. Il progetto universitario iniziato un decennio fa con la creazione dell'Università della Svizzera italiana e della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana cresce, si consolida attraverso la creazione di una fitta rete di collaborazioni locali e internazionali che consentono la produzione e la messa in rete del sapere. È un sapere costruito sull'eccellenza e anche Olivone potrà fare la sua parte.

Saluto dunque con un sentimento di soddisfazione l'inizio delle attività nei nuovi laboratori di chimica e tossicologia forense e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del "Campus scienza e sport". Ringrazio in particolare le autorità federali e comunali per il loro concreto e convinto appoggio nonché la Sezione del promovimento economico, la Sezione della logistica del Dipartimento delle finanze e dell'economia, il Dipartimento delle istituzioni per le prospettive di collaborazione in gioco e il nostro Ufficio gioventù e sport e Armasuisse e tutti coloro che credono in questa nuova e importante opportunità per la Valle di Blenio.

Il "Campus scienza e sport" è aperto. Approfittiamo di questa nuova e moderna struttura.