16 novembre 2007

Consegna dei diplomi della Scuola superiore medico-tecnica di Locarno

(Intervento di Gabriele Gendotti – Consigliere di Stato e Direttore del DECS - in occasione della Consegna dei diplomi della Scuola superiore medico-tecnica di Locarno del 15 novembre 2007)

Signor Direttore,
Signor Capoufficio della formazione sanitaria e sociale,
Signore e signori docenti e operatrici e operatori pubblici e privati,

partecipo con grande piacere a questa cerimonia di consegna dei diplomi di tecnico in analisi biomediche (5 diplomati) e di tecnico in radiologia medica (6 diplomati), che mi offre l'occasione di congratularmi con i neodiplomati, ma anche di ringraziare pubblicamente docenti, datori di lavoro, parenti, amici e tutti quanti, qui presenti o no, hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato.

Prima della consegna ufficiale dei titoli di studio e dei meritati festeggiamenti ai neodiplomati permettetemi solo alcune considerazioni sugli studi che avete appena concluso e sull'evoluzione degli stessi.

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La prima considerazione riguarda la qualità della scuola e la sua vicinanza con il mercato del lavoro. Infatti, devo constatare con soddisfazione che da quanto mi ha indicato la Direzione tutti i neodiplomati hanno già trovato un posto di lavoro - chi in Ticino e chi anche oltre Gottardo - il che testimonia la validità della formazione teorica e pratica che viene impartita da questa scuola e dagli istituti di formazione pratica in cui avete svolto gli stages. E' del resto una conferma che in Svizzera il fabbisogno di personale in questo settore d'attività rimane elevato e che il titolo da voi acquisito viene riconosciuto e apprezzato sia sul piano cantonale che nazionale.

D'altro canto la Scuola superiore medico-tecnica di Locarno si sta sempre più profilando come un vero e proprio centro di competenza nel campo della formazione in diagnostica del settore sanitario, a vantaggio evidentemente delle strutture di analisi e di ricerca nel Cantone, ma anche di altri istituti di formazione. Basti citare ad esempio che la scuola collabora ormai in modo consolidato con attività di formazione rivolte a docenti ad allievi dei licei cantonali e che ormai già da alcuni anni organizza corsi di biologia molecolare per la Scuola cantonale dei tecnici in analisi biomediche del Canton Neuchâtel, che so essere particolarmente apprezzati dall'istituto neocastellano.

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La seconda considerazione riguarda gli sviluppi prospettati per la scuola. E' risaputo che il mondo del lavoro in cui operate è estremamente innovativo ed è caratterizzato da un notevole dinamismo e dalla rapida evoluzione tecnologica. Ciò implica per tutti quanti lavorano in questo contesto la necessità di mantenersi aggiornati e di curare costantemente la propria crescita professionale ma anche, per la scuola, di rivedere continuamente programmi e contenuti di formazione per garantire livelli di competenza aggiornati.

In effetti la scuola è alla vigilia di importanti cambiamenti dettati dai nuovi piani-quadro che saranno emanati fra pochi mesi a livello federale e che permetteranno di incrementare l'interazione fra teoria e pratica attraverso il cosiddetto "training e transfert". Un miglioramento che certamente imporrà ai partner della formazione - scuola e luoghi di stage - un maggior impegno formativo, che consentirà però di ottenere - stando alle esperienze maturate oltre Gottardo - risultati ritenuti molto positivi.

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La terza e ultima considerazione riguarda – è ormai un tema ricorrente – i riflessi finanziari di questi sviluppi. Sono ben consapevole che gli sviluppi prospettati potranno avere ripercussioni finanziarie per gli istituti di formazione pratica, laboratori e centri sanitari, i luoghi in cui si svolge una parte importante del ciclo di studi delle scuole specializzate superiori del settore sanitario e medico tecnico. Gli istituti di formazione pratica sono stati confrontati finora anche con l’impegno finanziario determinato dal versamento delle retribuzioni agli allievi che fra l'altro non hanno permesso di aumentare la disponibilità di posti di stage e quindi, in definitiva, di offrire ai giovani ticinesi un maggior numero di posti di formazione in questo settore.

Proprio per ovviare a questi problemi abbiamo deciso di introdurre a partire da questo anno scolastico una nuova modalità di retribuzione degli allievi che frequentano le scuole superiori del settore sociosanitario. Il nuovo sistema garantisce da una parte agli allievi una retribuzione mensile regolare di 800 franchi durante i tre anni di studio, versata dalla scuola, e, dall'altra, la fatturazione all'istituto di pratica dei soli mesi effettivi di stage, con una spesa ridotta di un terzo circa rispetto alle retribuzioni attuali. Questi risparmi per gli istituti di formazione pratica dovrebbero perciò liberare le risorse finanziarie necessarie per assorbire il maggior impegno richiesto per la formazione degli allievi nell’ambito del cosiddetto “training & transfert” e – lo spero vivamente - per poter incrementare il numero dei posti di formazione messi a disposizione della scuola.

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Concludo: le misure prese sul piano federale e cantonale con i nuovi programmi e con i nuovi flussi finanziari e la stretta collaborazione con le associazioni professionali dei tecnici in analisi biomediche e dei tecnici in radiologia medica dovrebbero contribuire a rafforzare ulteriormente il ruolo di centro di competenza della scuola sul territorio cantonale, non solo per la formazione di base ma anche per sviluppare con le organizzazioni del mondo del lavoro un programma di formazione continua secondo il sistema di accreditamento che è attualmente in fase di progettazione in accordo con una prestigiosa istituzione sanitaria lombarda.

E' con questo auspicio che chiudo il mio intervento rinnovando ai neodiplomati le mie più vive congratulazioni per il risultato raggiunto e augurando loro un futuro professionale e personale ricco di soddisfazioni.