22 marzo 2007

Non stop PLRT a Lugano

(Intervento di Gabriele Gendotti – Consigliere di Stato e Direttore del DECS - in occasione della Non stop PLRT di sabato 10 marzo 2007 a Lugano)

[fa stato il testo parlato]

Amiche e amici liberali radicali,

Prima riflessione: cogliamo le opportunità!
In questi tempi di campagna elettorale frequento sale da Airolo a Chiasso. Questa sera mi rivolgo a Lugano e ai luganesi, alla Città e alla regione che più di ogni altra hanno saputo cogliere le opportunità di crescita e di sviluppo, non solo economico, ma anche politico e istituzionale. E questo non tanto perché sono forti finanziariamente, ma perché hanno dimostrato di avere idee e progetti chiari e persone illuminate, determinate e capaci di costruire il consenso.

I soldi non sono necessariamente garanzia di successo, ma senza dubbio servono. Il risanamento finanziario dei conti dello Stato deve dunque rimanere l'obiettivo prioritario per tornare a fare più politica e meno contabilità, per ritagliarsi lo spazio e così rispondere ai problemi e alle ambizioni delle componenti sociali, economiche del Paese.

Seconda riflessione: parliamo di progetti e di programmi!
Il Ticino della conoscenza ha avuto un riguardo particolare per Lugano e per la regione: esempi sono l'estensione delle attività di USI e SUPSI (nuove facoltà di scienze informatiche Dipartimento di sanità alla SUPSI); la ristrutturazione della biblioteca cantonale; il nuovo istituto di studi italiani, l'impegno per mantenere il CSCS.

Sono attività che danno un enorme valore aggiunto alla realtà culturale e scientifica di un'intera regione e, di riflesso, di un intero Cantone. Ne ha approfittato anche la realtà economica: pensiamo alla relazione formazione professionale - aziende, alle collaborazioni USI e SUPSI nel campo della ricerca con il mondo imprenditoriale e finanziario.

Ci sono fatti più discreti, ma non meno importanti: pensiamo alle migliaia di giovani luganesi ai quali siamo riusciti a garantire un posto di apprendistato oppure agli aiuti che diamo agli studenti perché possano frequentare gli studi superiori.

E per il futuro? Un solo esempio: nel mio cassetto c'è già il nuovo Campus USI-SUPSI di Lugano, un'ottantina di mio di investimenti per la scienza e la cultura.

Terza riflessione: ribadiamo i valori liberali radicali!
Il PLRT è sinonimo di stabilità, progresso, valori. Oggi si parla di scheda senza intestazione come espressione di disagio e di sfiducia nella classe politica. E la fiducia nel sistema è fondamento della democrazia.

Noi chiediamo nuovamente la fiducia alle elettrici e agli elettori, perché abbiamo idee chiare e progetti forti; perché abbiamo lavorato sodo e i fatti sono lì a dimostrarlo; perché ci assumiamo sempre e fino in fondo le nostre responsabilità; perché crediamo nell'iniziativa e responsabilità individuale e nel ruolo di uno Stato laico, forte ma non invadente, capace di dettare alcune regole del gioco e di assicurare condizioni quadro per uno sviluppo economico che genera ricchezza e opportunità di lavoro; perché crediamo nella solidarietà, nella giustizia, nella tolleranza.

Vogliamo una squadra disposta a lavorare unita e senza cedimenti, con tenacia, passione e anche un po' di umiltà che ci permette di imparare dagli errori commessi nel passato.

Concludo: apprezziamo di più questo Ticino. Il Ticino della conoscenza; il Ticino della cultura e di un territorio ricco di storia che garantiscono qualità di vita; il Ticino della gente e delle aziende che lavorano; il Ticino fiero delle sue radici; il Ticino dello sport, del turismo e dello svago; il Ticino curioso e aperto al nuovo; il Ticino solidale.

Da sempre il Ticino e i ticinesi hanno dato il meglio nei momenti più difficili, facendo uso della ragione, della determinazione, della forza di volontà e di lavoro.

Coltiviamo un po' più di ottimismo e di entusiasmo. Tocca a noi imprimere questa spinta, con coraggio e determinazione. È questo che il paese si aspetta oggi da noi liberali radicali.