24 ottobre 2006

La SUPSI presenta i progetti per ristrutturare il Centro G+S Ticino

(Intervento del 23 ottobre 2006 a Bellinzona di Gabriele Gendotti, Consigliere di Stato
Direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport - DECS - della Repubblica e Cantone Ticino)


[fa stato il testo parlato]

Signore e signori

il direttore del Dipartimento ambiente, costruzioni e design, ing. Franco Gervasoni, ci ha illustrato il contesto nel quale si è sviluppato il lavoro degli studenti della SUPSI - un centinaio sottolineava - accompagnati da una quindicina di docenti.

Ho avuto modo di rendermi conto dei lavori presentati dagli studenti con un sentimento di soddisfazione.

Soddisfazione anzitutto per la qualità delle idee che hanno sviluppato. Si vede che a monte ci sono passione e competenza. Sono idee, spunti di riflessione, proposte concrete che ci saranno senz'altro utili al momento in cui saremo in grado di dare il via all'intera procedura che porterà alla realizzazione di un nuovo centro di Gioventù e sport in sostituzione di quello attuale; centro che, seppur simpatico e accogliente, denota i segni del tempo.

I lavori degli studenti della SUPSI costituiscono dunque un'importante tappa di avvicinamento che ci consentirà di definire meglio le esigenze e gli indirizzi di fondo al momento in cui allestiremo il bando per il concorso pubblico di architettura al quale potranno partecipare progettisti e specialisti privati. Per dire che quanto viene presentato oggi in questi spazi non va inteso come un progetto definitivo pronto per l'esecuzione e affinato in tutti i suoi dettagli, ma come importante e qualificato punto di partenza in vista della realizzazione di una nuova struttura dedicata allo sport.

Soddisfazione nel vedere come la SUPSI abbia dimostrato una volta di più di sapere affrontare una situazione da un punto di vista pluridisciplinare e organico. Nel vedere i lavori esposti sono infatti rimasto impressionato positivamente dal fatto che attorno a questo oggetto abbiano lavorato assieme studenti in architettura, ingegneria civile, comunicazione visiva, architettura di interni.

Il saper lavorare in un team è ormai una condizione determinante nel mondo del lavoro di oggi; non è più sufficiente padroneggiare le proprie competenze specifiche, ma occorre capire e interagire con tutti gli attori che lavorano attorno a un progetto, considerare i vari punti di vista, mediare esigenze e confrontarsi con problemi tecnici, economici, gestionali.

Soddisfazione anche nel vedere che gli studenti hanno potuto lavorare su un progetto concreto, non virtuale, simulando situazioni con le quali saranno confrontati al termine della SUPSI negli studi di progettazione, a contatto con il committente, le autorità, le condizioni ambientali e pianificatorie, a contatto dunque con mille vincoli e le mille sensibilità che occorre saper affrontare con competenza, senza lasciarsi sorprendere dagli avvenimenti.

Questa è un punto di forza della SUPSI e motore del suo successo: una scuola che vuole essere vicina al mondo del lavoro, che propone cicli di studio vicini alla pratica.

Soddisfazione infine perché stiamo gettando le basi per una nuova struttura sportiva importante, alla quale fanno capo migliaia di giovani, monitori, federazioni e club sportivi. Ma di questo parlerà il capo di Gioventù e Sport, Marco Bignasca.

Non mi rimane che ringraziare la SUPSI, i docenti e gli allievi della SUPSI, i responsabili dell'Ufficio cantonale G+S e della Sezione della logistica per l'impegno dimostrato.