01 settembre 2006

“Manuale per la formazione degli apprendisti in azienda: grazie, aziende di tirocinio."

(Intervento di Gabriele Gendotti – Consigliere di Stato e Direttore del DECS - in occasione della Conferenza stampa di presentazione del “Manuale per la formazione degli apprendisti in azienda” del 24 agosto 2006 a Giubiasco)


Signore e signori,

vi porgo il benvenuto alla conferenza stampa di oggi.
Saluto in particolare:
· il presidente dell’Associazione svizzera dei fabbricanti di mobili e serramenti (Patrizio Dressi)
· il rappresentante dell'autorità cantonale grigionese, Carlo Pietroboni, ispettore del tirocinio delle aziende del Grigioni italiano
· il signor Renato Scerpella che rappresenta in questa occasione le quasi tremila aziende di tirocinio che hanno apprendisti in formazione o si apprestano ad averli a partire dalle prossime settimane.

La conferenza stampa e la consegna del Manuale per la formazione degli apprendisti in azienda sono infatti pensate in modo particolare per le aziende di tirocinio e per i loro titolari, donne e uomini, e per le loro collaboratrici e i loro collaboratori, che in questo momento sono impegnati nella formazione di uno o più apprendisti.

Infatti, è grazie alla collaborazione delle aziende che funziona, nel nostro Cantone così come nel resto della Svizzera, la formazione della parte maggiore dei giovani nel secondario II, ossia nel periodo di formazione dopo la scolarità dell’obbligo, che interessa la quasi totalità dei giovani svizzeri, e si suddivide tra formazione professionale e scuole medie superiori, in pratica i licei. Si tratta di un modello, quello della formazione professionale duale con la formazione pratica in azienda e quella teorica a scuola, nonché con la formazione a carattere misto - pratico e teorico - dei corsi interaziendali, che mantiene tutta la sua superiorità rispetto ad altri sistemi.

Solo attraverso il connubio tra pratica aziendale e teoria scolastica è in effetti assicurata in ogni momento una formazione professionale costantemente aggiornata agli ultimi sviluppi delle attività di industria, artigianato, agricoltura, commercio, vendita, sanità, socialità e arte applicata. Altro sarebbe il caso se questa formazione professionale dovesse svolgersi interamente, come avviene in altri paesi, in scuole a tempo pieno. In scuole a tempo pieno la costante aderenza agli ultimi sviluppi della pratica non sarebbe possibile o solo a prezzo di enormi investimenti materiali e immateriali, per non parlare poi dei costi a carico dello Stato che si triplicherebbero rispetto a quelli di un sistema duale.

Per questa ragione, la Confederazione, d’intesa con i Cantoni, vuole sottolineare questo impegno delle aziende nella formazione professionale della maggioranza dei giovani svizzeri e ticinesi nel periodo tra la loro adolescenza e la maggiore età, mettendo loro a disposizione, come ringraziamento, un utile strumento di lavoro per facilitare questo loro impegno, il “Manuale per la formazione degli apprendisti in azienda”. Nel manuale le maestre e i maestri di tirocinio e le loro collaboratrici e i loro collaboratori, operatrici e operatori della formazione professionale in azienda, troveranno le risposte alle questioni che giornalmente si pongono nello svolgimento dell’attività formativa.

Un ringraziamento particolare, a dieci giorni dall’inizio dell’anno scolastico, va alle aziende che anche quest’anno hanno messo a disposizione un numero rilevante di posti di tirocinio. Grazie alle aziende già attive da tempo e alle nuove guadagnate quest’anno, siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo stagionale, cioè quello di dare, entro un termine ragionevole situato a metà ottobre, un posto di tirocinio o comunque una soluzione a tutti i giovani che hanno postulato l’avvio di una formazione professionale. Il compito, complice anche un aumento dei candidati, che si suddividono circa a metà tra quelli che escono direttamente dalla scuola media e quelli che nel frattempo hanno già fatto altre esperienze scolastiche e formative, è diventato un po’ più difficile, come si dirà brevemente in seguito. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno abbiamo qualche unità di giovani in più da collocare.

Per questa ragione, prendo anche l’occasione dell’evento odierno per rivolgere un appello alle aziende che non formano o, benché sollecitate ad assumere o già autorizzate, sono ancora in dubbio se procedere all’assunzione. Le invito, in questi ultimi giorni prima dell’inizio delle scuole, a volersi convincere sull’interesse di avere apprendisti, poiché, oltre allo svolgimento di un compito istituzionale, la formazione di un apprendista è qualificante sotto vari aspetti per un’azienda, al di là di qualche modesto vantaggio che può venir loro in appalti pubblici o del ritorno d’immagine nei confronti dell’opinione pubblica e dei potenziali clienti.

Un appello lo rivolgo anche alle giovani e ai giovani. Il numero maggiore di giovani ancora alla ricerca di un posto è di coloro che hanno scelto il tirocinio di impiegato di commercio. Sono scelte da rispettare, se fatte dopo aver valutato tutti i criteri e tutte le conseguenze che le accompagnano. Tuttavia non si può non segnalare da un lato le difficoltà attuali nel trovare il posto di tirocinio di impiegato di commercio. Dall’altro è opportuno segnalare anche le difficoltà che vi sono nel trovare posti di lavoro al termine della formazione, per ragioni strutturali, perché le attività amministrative, con l’intervento dell’informatica, si fanno con sempre meno persone. Pertanto, di fronte alle difficoltà attuali e future, non sarebbe male pensare anche a scelte alternative, e ve ne sono molte nel settore dell’industria e dell’artigianato, con molti posti liberi.

E’ anche per questa ragione che la consegna simbolica del manuale è organizzata in un’azienda dell’artigianato, per sottolineare una volta di più che una formazione nell’artigianato o nell’industria offre oggi quasi maggiori sbocchi professionali di ogni altra e, soprattutto, le stesse possibilità di formazione superiore nei corsi di preparazione agli esami professionali o di maestria, nelle scuole specializzate superiori o addirittura, per chi consegue la maturità professionale durante o dopo il tirocinio, nelle scuole universitarie professionali del Ticino o del resto della Svizzera. Dunque anche una formazione professionale nell’artigianato o nell’industria conduce a titoli universitari al pari di chi fra pochi giorni comincerà gli studi liceali.

Dunque, un appello alle aziende, affinché facciano un ultimo sforzo, assumendo per i posti che hanno già annunciato o magari per qualcuno in più, e un appello alle giovani e ai giovani candidati, perché prendano in considerazione anche scelte alternative di tirocinio o magari anche solo di sede, rinunciando all’idea del posto sulla porta di casa.