07 maggio 2007

Maggio profumato

(Intervento di Gabriele Gendotti - Consigliere di Stato e Direttore del DECS - durante la conferenza stampa per la presentazione del "Maggio profumato", Campagna primaverile del DECS, di venerdì 27 aprile 2007 a Mezzana)


Gentile signora Bissegger,
Signore e signori della stampa,
Collega e colleghi dei servizi del DECS,
Caro direttore dell’Azienda agricola di Mezzana,

“E’ venuto il maggio con tutti i suoi bei fiori.” La maggiolata di Meret Bissegger suonerebbe forse così: “L’è vegnüd ul magg con tütt i so erbett, l’insalada növa e ‘l rusmarin, i verzitt, al basilic e i urtig”. Perché va bene i fiori che rallegrano la vista, ma anche lo stomaco vuole la sua parte!

Questo incontro ha un profumo tutto particolare: profumo di rosmarino, di origano, di basilico, di spezie che vengono da lontano; profumo dei prodotti dell’orto di casa e di piante selvatiche, di ortiche e di verzette, da sentirsi venir l’acquolina in bocca solo a pensare ai cibi conditi con queste erbette.

Diciamo che quanto ci propone Meret Bissegger è tutto il contrario di quello che ci è offerto dalle grandi, pur benemerite e ormai irrinunciabili catene di distribuzione, per le quali non ci sono piú i prodotti di stagione, perché la stagione dura dodici mesi come l’anno e i prodotti sono quelli conservati nelle celle frigorifere, con tanto di imballaggio munito della lista delle vitamine di cui gode indistintamente il forte e il fiacco mangiatore e del numero delle calorie, termometro regolatore moderno di chi teme di metter su pancia a dispetto di un fascino personale che sta svanendo.

Nell’era del fast food, sarà pur comodo e indispensabile per le massaie – compresi gli uomini – cucinare in fretta e poter consumare tutto l’anno mandarini, insalata fresca e minestroni preconfezionati in cellophane. Ma il food di Meret Bissegger è invece un altro: è quello della cucina naturale, quella che sfrutta quanto la terra ci dà nel corso delle stagioni, i prodotti di stagione.

Vive a Malvaglia. La sua casa è sempre aperta: in primavera per i prodotti integrali di casa nostra, in autunno per una “burbura” con le zucche maturate al sole dell’estate e cosí via. Direbbe al sciur maestru, l’Angiulin Frigeri, che ha lavorato anche qui in questa azienda: i è i dii da la tera. La vita e il cibo segnati dal ritmo delle stagioni. Ma il nostro non è piú tempo di rimpianti.

Il fil rouge che unisce la cucina di Meret Bissegger al DECS passa attraverso il suo Ufficio cantonale della refezione e dei trasporti scolastici che gestisce 9 ristoranti scolastici a conduzione statale e 14 ristoranti scolastici a gerenza privata. Il Servizio di consulenza alimentare ha sede nella Scuola superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona. La preoccupazione comune è di promuovere la salute attraverso una sana alimentazione.

Occuparsi di scuole, oggi, è anche occuparsi di come le ragazze e i ragazzi vivono nei momenti in cui le lezioni sono sospese per la pausa del mezzogiorno. C’è una preoccupazione per così dire “sociale”, perché il DECS offre in primo luogo un aiuto a quelle famiglie in cui ambedue i genitori lavorano o sono assenti da casa o alle famiglie monoparentali, sempre più numerose ai nostri giorni.

Il bisogno è grande ed è confermato dalle numerose richieste di apertura di nuove mense anche a livello comunale. E’ un problema che coinvolge l’autorità cantonale con i suoi uffici dell’alimentazione e di sorveglianza, l’autorità comunale chiamata a programmare l’introduzione di nuovi servizi, le famiglie e naturalmente le ragazze e i ragazzi. E’ un problema di persone, ma che ha anche risvolti finanziari non insignificanti.

E c’è una preoccupazione che concerne la salute. Viviamo in un’epoca piuttosto disordinata per quanto concerne l’alimentazione, talvolta condizionata dalla fretta o dal bombardamento pubblicitario. I medici, i consulenti alimentari, gli psicologi, molti ci rendono attenti sulle conseguenze di una cattiva alimentazione, sul fisico, ma anche sul morale della persona.

Offrire nuovi servizi vuol dire condividere tutte quelle preoccupazioni e dunque assumere tutte le responsabilità legate alla nuova offerta. L’incontro di quest’oggi è un’occasione per ribadire i concetti fondamentali che informano la politica dello Stato in questo specifico settore, per riflettere su un aspetto della crescita e dello sviluppo della nostra gioventù e per coltivare rapporti tra Ufficio cantonale e persone che condividono le nostre preoccupazioni e dispongono della necessaria esperienza per arricchire le nostre conoscenze. Non soltanto offerta di pasti, dunque, ma anche controllo della qualità del servizio e di quanto vien servito a tavola.

Ecco il senso di questa iniziativa del DECS e di questo incontro con la stampa, che ringrazio del sostegno che ci dà nell’informare il grande pubblico, quello i cui figli varcano ogni giorno la soglia delle nostre scuole e l’altro pubblico, attento ai passi che il cantone compie per migliorare la qualità della vita.

Il filosofo Epicuro sosteneva che la vita è pratica della felicità e che tra i piaceri naturali e necessari, ai quali non si può rinunciare per ottenere la felicità, c’è anche il piacere del cibo. L’abbondanza invece è un piacere naturale, ma non del tutto necessario.

Per tornare alle nostre mense e a Meret Bissegger: non porzioni da abbuffata, ma alimentazione equilibrata e sopra tutto mangiare assieme perché, diceva il filosofo, “dilaniare carni senza la compagnia di un amico è vita da leone e da lupo.”

Grazie dell’attenzione.