30 novembre 2006

Consegna diplomi CRS alla Scuola superiore medico-tecnica (SSMT) di Locarno

(Intervento di Gabriele Gendotti – consigliere di Stato e direttore del DECS - di mercoledì 29 novembre 2006 a Locarno)


Signor Direttore,
unitamente anche ai miei complimenti e gli auguri per la recente designazione alla direzione della scuola da parte del Consiglio di Stato,
Signori collaboratori di Direzione e docenti,
Signori invitati a questa cerimonia,
Signore e signore neodiplomati e neodiplomate,

partecipo con grande piacere a questa cerimonia di consegna dei diplomi di scuola specializzata superiore – una scuola di grado terziario non universitario - agli 8 tecnici in analisi biomediche e ai 7 tecnici in radiologia medica, cerimonia che mi permette innanzitutto di congratularmi con le neodiplomate e con i neodiplomati per l'importante risultato raggiunto, ma anche di ringraziare tutti quanti, in qualità di docenti, datori di lavoro, responsabili di formazione pratica, parenti o amici, hanno contribuito alla loro formazione.

Da oggi si prospetta davanti a voi l'attività lavorativa come diplomati e sono certo che questo passaggio, non sempre facile ed immediato, vi è stato reso meno arduo grazie alle competenze e alla preparazione che vi hanno fornito scuola e formatori durante i tre anni di studio e che sono senz'altro all'altezza delle attese del mondo del lavoro.

Nel momento in cui uscite formalmente nel mondo del lavoro, mi sembra opportuno consegnarvi alcune riflessioni su passato, presente e divenire della scuola e della professione.

Cominciamo magari dal presente. I curricoli della Scuola superiore medico-tecnica vengono costantemente aggiornati proprio per tenere in considerazione i cambiamenti e le innovazioni che vengono introdotti in modo rapido ed incessante nei vostri contesti lavorativi, determinati soprattutto da un'evoluzione scientifica e tecnologica che avanza mutando in poco tempo metodi e modalità di lavoro appresi.

E' evidente però che l'evoluzione delle vostre professioni, ancor più di altre, è tale per cui non è ormai più possibile restare a lungo in attività senza continuamente aggiornare e perfezionare le conoscenze e le competenze specifiche.

In questo momento credo che sia ben lungi da voi l'idea di riprendere gli studi, ed è sicuramente normale che sia così, ma proprio per l'evoluzione che ho appena descritto vi esorto a non ritenere come conclusa la vostra formazione con l'ottenimento del titolo che fra poco vi sarà consegnato, ma a perseguire con tenacia e con fermezza un'attitudine personale alla formazione continua.

Anche la Scuola superiore medico-tecnica ha imboccato da tempo questa strada proponendo già alcuni anni fa il corso di specializzazione per tecnici in radiologia medica ma anche diversi corsi di specializzazione e giornate di studio destinati al personale in attività, fra cui quello che inizierà nel febbraio 2007 in biologia molecolare destinato ai tecnici in analisi biomediche.

Nella riflessione che riguarda il divenire c’è invece l’evoluzione del sistema formativo svizzero e di riflesso cantonale. Infatti, sono consapevole che la scuola che ci ospita sarà confrontata in questi e nei prossimi anni con l'urgenza di rispondere ai profondi cambiamenti determinati dall'introduzione della nuova legge federale sulla formazione professionale, che porteranno alla revisione integrale degli attuali curricoli di tecnico in radiologia medica e di tecnico in analisi biomediche. Un lavoro che si preannuncia lungo ed impegnativo. Auspico tuttavia che non appena le risorse lo permetteranno venga riaperto anche il discorso sulla formazione continua, lavorando evidentemente in stretta collaborazione con le due associazioni professionali interessate, affinché l'offerta dei corsi sia arricchita e potenziata. Infatti, anche questo fa parte dell’evoluzione del sistema formativo, che per le scuole specializzate superiori prevede appunto l’istituzione di post-diploma.

Per quel che riguarda il passato, un passato che è però destinato, almeno così mi auguro, a ripetersi nel futuro, non posso che sottolineare l’apertura e il confronto con la realtà nazionale sviluppati da questa scuola, in controtendenza a indirizzi che vedono una parte del sistema scolastico ticinese impegnato piuttosto ad autoreferenziarsi e a considerarsi forse eccessivamente migliore degli altri del resto della Svizzera.
Ma la scuola come cantiere aperto deve sempre dimostrare una capacità di autocritica e un’attitudine positiva di fronte alle necessarie riforme dettate dai mutamenti della società medesima.

Desidero infatti cogliere l'occasione di questa cerimonia di consegna per rilevare in questa sede l'impegno dimostrato dalla direzione scolastica nella collaborazione con altre scuole e istituti formativi, nel Cantone Ticino e, soprattutto, fuori Cantone. Abbiamo infatti appena ricevuto nei giorni scorsi la lettera della Scuola cantonale dei tecnici in analisi biomediche del Canton Neuchâtel che ci ringrazia, e il ringraziamento viene girato subito e direttamente al direttore Andrea Boffini e ai suoi collaboratori, perché la scuola neocastellana ha avuto la possibilità di frequentare durante una settimana i corsi in questa sede e svolgere " lavori pratici di biologia molecolare, disciplina per la quale la scuola ticinese dispone di materiale e di competenze estremamente utili per noi”.

Questa collaborazione prova che piccole scuole, come quelle di Neuchâtel e di Locarno possono, evitando di isolasi e collaborando invece efficacemente, raggiungere obiettivi più ambiziosi di quelli che la loro dimensione e la realtà locale in cui operano consentirebbero di raggiungere.

Credo che queste parole che vengono da una scuola “concorrente” di un altro Cantone dimostrino meglio di altre l'impegno e la dedizione del personale che opera in questa scuola e la validità della formazione e del titolo che state per ricevere.

Sono cosciente, in conclusione del mio intervento, dei molteplici sforzi che qui si sono fatti, si stanno facendo e ancora si faranno perché questa scuola diventi un vero e proprio centro di competenze, riconosciuto ed apprezzato, e sono convinto che da quest'evoluzione ne potranno trarre giovamento non solo i futuri allievi ma anche il personale già in attività e i neodiplomati, cui rinnovo le mie più vive congratulazioni per il risultato raggiunto e nel contempo auguro un futuro professionale e personale ricco di soddisfazioni.